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Il Ratto di Proserpina

Il Ratto di Proserpina

Progetto Funtani

art marco nara

Passeggiando per le vie del centro storico di Catania, tra la pietra lavica e l’eco barocca delle architetture, lo sguardo viene naturalmente attratto da una presenza silenziosa e costante: le fontane monumentali.

Da questa suggestione urbana nasce il mio progetto di digital fine art: Funtani, un percorso che reinterpreta le statue e le fontane della città attraverso illustrazione digitale su iPad Pro, con uno sguardo emozionale e contemporaneo.

In questa tavola: il Ratto di Proserpina, posto all’interno della Fontana di Proserpina, a pochi passi dalla Stazione Centrale di Catania.
Un’opera che racconta un mito antichissimo, ma lo fa con una tensione scultorea così viva da sembrare ancora in atto.

Realizzata nel 1904 dallo scultore Giulio Moschetti, la fontana raffigura Plutone (Ade) nell’atto di rapire Proserpina, dea della primavera, figlia di Cerere.
Il gruppo scultoreo, realizzato in marmo bianco, è un’esplosione di movimento, forza e dolore: i corpi intrecciati, i muscoli in tensione, la disperazione scolpita nei volti raccontano il momento esatto della separazione, della rottura violenta dell’armonia naturale.

Attraverso l’illustrazione digitale su iPad Pro, ho voluto reinterpretare la scena non solo come gesto mitologico, ma come tensione emotiva sospesa nel tempo, accentuando i chiaroscuri, i dettagli anatomici e la teatralità del gesto.
Il marmo diventa pelle, il movimento si fa fiume trattenuto: è la lotta tra luce, ombra e fuoco, tra volontà e destino.

In questo progetto mi sono occupato di:

  • Studio fotografico in loco
  • Illustrazione digitale su iPad Pro
  • Rielaborazione pittorica in stile fine art
  • Post-produzione cromatica e narrativa

Amenano

AmenanoAmenano

Passeggiando per le vie del centro storico di Catania, tra la pietra lavica e l’eco barocca delle architetture, lo sguardo viene naturalmente attratto da una presenza silenziosa e costante: le fontane monumentali.
Da questa suggestione urbana nasce il mio progetto di digital fine art: Funtani, un percorso che reinterpreta le statue e le fontane della città attraverso illustrazione digitale su iPad Pro, con uno sguardo emozionale e contemporaneo.

Questa tavola è dedicata alla Fontana dell’Amenano, situata in Piazza Duomo, proprio accanto all’ingresso del celebre mercato della Pescheria.
Realizzata nel 1867 dallo scultore napoletano Tito Angelini, la fontana prende il nome dal fiume sotterraneo Amenano, che qui riaffiora brevemente in superficie. Il getto d’acqua, che scivola morbido su una vasca di marmo bianco, è stato poeticamente ribattezzato dai catanesi come “acqua o linzolu” – l’acqua a lenzuolo, per via della sua colata continua, leggera e fluida, simile a un tessuto steso.

Ho voluto restituire visivamente questa delicatezza liquida attraverso tratti morbidi e luci diffuse, mettendo in risalto la leggerezza dell’acqua.
Un equilibrio tra storia, mito e flusso, che nella mia illustrazione digitale trova nuova vita.

In questo progetto mi sono occupato di:

  • Studio iconografico e fotografico della fontana
  • Illustrazione digitale su iPad Pro
  • Composizione pittorica in stile fine art
  • Post-produzione e finalizzazione visiva

I Malavoglia

I MalavogliaI Malavoglia

Passeggiando per le vie del centro storico di Catania, tra la pietra lavica e l’eco barocca delle architetture, lo sguardo viene naturalmente attratto da una presenza silenziosa e costante: le fontane monumentali.
Da questa suggestione urbana nasce il mio progetto di digital fine art: Funtani, un percorso che reinterpreta le statue e le fontane della città attraverso illustrazione digitale su iPad Pro, con uno sguardo emozionale e contemporaneo.

Il primo soggetto che ho voluto rappresentare è stata la statua de I Malavoglia, situata al centro della Fontana di Piazza Giovanni Verga.
Realizzata dallo scultore Carmelo Mendola nel 1975, l’opera raffigura una barca in balia del mare, simbolo visivo del celebre romanzo di Giovanni Verga, che narra la lotta silenziosa e dignitosa di una famiglia di pescatori siciliani contro il destino, la miseria e le avversità.

Attraverso un attento studio fotografico in loco e successiva rielaborazione grafica, ho trasformato la scultura in una tavola illustrata, amplificandone l’energia drammatica e la forza espressiva.

Un progetto artistico personale che fonde documentazione urbana, memoria letteraria e illustrazione digitale in chiave contemporanea.

In questo progetto mi sono occupato di:

  • Ricerca e documentazione fotografica sul territorio
  • Illustrazione digitale su iPad Pro
  • Progettazione e sviluppo del progetto fine art
  • Post-produzione cromatica e compositiva